Cuba è un viaggio a se, qualcosa di diverso dai Caraibi e lontano dal Latinoamerica. Se decidi come me di andarci ad agosto considerate che il periodo non è dei migliori, prendete in considerazione che può arrivare un uragano, come è successo a noi.
La soluzione migliore per viaggiare nella Isla Grande è quella consigliata da tutti: affitta una macchina e segui la musica.
Se sei particolarmente ansioso e non vuoi affidarti alla sorte, ti consiglio di prenotare la macchina dall’Italia, se ci riesci, altrimenti ti dovrai accontentare di quello che resta!
Il mio consiglio è di pernottare all’Havana o una notte o massimo due e di vederla con calma alla fine del viaggio.
All’Havana scegli di dormire a Nuevo Vedado, è un quartiere sicuro, pulito e ci sono diverse casas particulares in splendidi palazzetti liberty, io sono stata “adottata” da Aida e ancora ricordo il sapore dolcissimo del suo jugo de mango!!
All’Havana segui i vari itinerari della Lonely, prendi il tuo mojito alla Boteguita del Medio anche se ci sono 40 gradi e sono le 12:00; a Cuba non lo fanno forte come da noi, è solo un drink molto rinfrescante.
Anche se è turistico, vai a fare scorpacciate di Daiquiri al Floridita; siediti dove si sedeva Hemingway e fai tante foto stupide, mi raccomando non tralasciare una visita del Museo de Rum al piano superiore, così potrai continuare ad innalzare il tuo tasso alcolico e scegliere quale rum portare ai tuoi amici, personalmente lo preferisco invecchiato almeno di 12 anni.
Fortemente consigliato trascorrere una serata a Plaza de Armas; c’è un ristorante che fa la birra in casa e prepara degli spiedini di aragosta buonissimi (circa 12€ una cena), alle spalle del ristorante c’è un chiosco che taglia il cocco sul momento e ti prepara una piña colada mondiale, tutto mentre una band suona salsa dal vivo!
La parte ovest dell’isola è molto bella, consiglio di dormire a Viñales e fare un’escursione a cavallo nella zona dei mogotes, evita di pernottare a Pinar del Rio, è un pueblo davvero triste e sconsolato. Spingiti fino a Maria la Gorda, è una delle più belle spiagge di Cuba, c’è solo un hotel quindi cerca di prenotare con anticipo, altrimenti trascorri lì la giornata e poi torna indietro, è a circa 2h da Pinar del Rio, molto bella l’atmosfera anche a Cayo Levisa.
Inizia il tuo cammino verso est, pernotta almeno una notte a Cienfuegos ha delle piazze molto ampie sulle quali si affacciano edifici coloniali. Per alloggiare consiglio El Palacio Azul è una casa coloniale azzurra sul mare il telefono dovrebbe essere 55582829, meglio prenotare prima, perché è sempre pieno. Non ti fare abbindolare dai ragazzi con occhioni languidi che percorrono la città in bicicletta procacciando turisti, vogliono solo portarti a cena o a dormire in un posto nel quale prendono una provvigione e nella maggior parte dei casi non ne vale la pena.
Il posto che più rappresenta l’immaginario collettivo di Cuba è Trinidad; di sicuro il posto più divertente e carino. Strade acciottolate, colorate case coloniali, santeria, gruppi che suonano la salsa per strada, baretti nei quali ti troverai a ballare un son con un vecchietto che indossa un cappello di paglia.
La Casa della Musica e la Casa della Trova sono dei posti incantevoli per andare a ballare, anche se non hai mai ballato salsa troverai qualcuno disposto ad insegnarti, e poi i mojitos sono buonissimi!
Assolutamente pernotta in una casa particolar; gira la città con guida alla mano e molta pazienza finché non ne trovi una che ti piace. La soluzione migliore per la cena e farsi dai vostri ospiti, il livello della cucina è altissimo (almeno dove ho mangiato io) l’atmosfera è davvero unica e se sei fortunato puoi chiedere l’aragosta che nei ristoranti è vietata.
Il mare, nelle vicinanze di Trinidad non è bellissimo, non ci sono spiagge curate; dovrai accontentarti di una palma e dell’oceano, ma farai un reale tuffo nella cultura cubana dato che incontrerai solo turisti locali, con le loro peculiari abitudini.
Continua il tuo viaggio passando da Santa Clara e fermandoti alla tomba del Che (un minuto di raccoglimento) e prosegui per Cayo Santa Maria.
La strada è bellissima perché è una sottile lingua di terra che attraversa il mare; purtroppo a Cayo Santa Maria, come in tutti i cayos, i cubani non possono entrare, quindi troverete solo gringos, ma Cuba è anche questo. L’isola è nell’Ocenano Atlantico, quindi non troverete i colori cristallini del Caribe, ma un verde intenso ugualmente bello. Quando ci sono andata io c’era solo un hotel, il Melià, e mi sono trovata benissimo.
Per prenotare la sistemazione e trasporti per qualsiasi cayo cubano ti consiglio di farlo stesso in loco durante il viaggio, in tutta Cuba ci sono molte agenzie che mi sembra si chiamino Cuba Viva o qcs del genere, sono molto disponibili, puoi trovare un’offerta molto ampia a prezzi davvero contenuti, per esempio io a Cayo Santa Maria per un bungalow pensione completa al Melià ho speso circa 68€ a testa.
Secondo me come ultima meta bisogna scegliere il paradiso: Cayo Largo!
Un isolotto da sogno al centro del Caribe. Spiaggia bianca, niente all’orizzonte, silenzio, lunghe passeggiate sulla spiaggia e se siete fortunati di notte potrete assistere alla schiusa delle uova delle tartarughe marine. Cercate un albergo che non sia troppo grande o commerciale, se proprio vi piacciono le catene andate al Melià.
Letture consigliate:
Oltre tutti i classici diari e biografie di Che Guevara, leggete Evocaciòn, la mia vita a fianco del Che – Aleida March (la donna che ha avuto la fortuna di sposare un mito) per conoscere la storia da un punto di vista nuovo e soprattutto un sacco di foto stupende. Se invece volete invidiare un uomo che ha fatto quello che molti sognano, ho trovato molto carino A Est dell’Havana di Roberto Goracci. Una storia un po’ dark che ti lascerà con l’amaro in bocca è Al Labbra Nude, Racconti dall’Ultima Cuba a cura di Danilo Maner.