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Il Circolo d’oro in Islanda

Il mio viaggio in Islanda inizia con il tour del circolo d’oro è l più famoso dell Islanda, un must per tutti i viaggiatori anche per chi fa una toccata e fuga. Il ho scelto come tour operator Reykjavik Excursions, ti viene a prendere direttamente in albergo e ha il wifi in ogni bus, questo è molto importante considerando che i trasferimenti sono lunghi e al buio!

Quando mi sono venuti a pre dere alle 8:30 mi ha molto meravigliato il buio pesto che mi avvolgeva. Ovviamente sapevo che a queste latitudini c’è poca luce al giorno, ma pensavo che albeggiasse presto e tramontasse prestissimo, invece no l’alba arriva intorno alle 10:45. Casualmente mi sono seduta vicino ad un ragazzo che pochi minuti dopo ho scoperto essere italiano e così abbiamo condiviso questo bellissima giornata all insegna del vento.

Dopo corca due ore di traversata nel buio, all orizzonte si iniziamo a vedere delle casette di vetro tutte illuminate, ma Natale nn era passato? Ma non sono decorazioni, sono serre! La mia immagine di serre sono quelle della riviera ligure invece qui, in una terra alquanto inospitale hanno capito come sfruttare il calore della terra. Hanno costruito le serre geotermiche , coltivano pomodori in una casetta di vetro, ed è tutto organico, acqua sulfurea e api importare dall Olanda. In ogni serra si consuma al giorno la stessa energia necessaria per illuminare una città di 300.000 abitanti, ma a costo zero perché è tutto rigorosamente geotermico. Per 800 Isk puoi prendere una zuppa di pomodoro con pane fatto in casa, decisamente ottimo.

Seconda tappa le famosissime Cascate Gullfoss, credo siano le cascate più fotografate in tutto il paese, ma come le ho viste io sono decisamente più insolite, tutte le rocce

intorno erano ricoperte di neve, l’acqua lattiginosa era dello stesso colore del cielo, dava l’impressione che la natura fosse misteriosamente arrabbiata.

Oltre la pioggia ghiacciata c’era un vento con raffiche fino a 50kmh ch rendeva praticamente impossibile camminare, ma non so perché ma il tutto mi ha reso le cascate ancora più belle, era come avere la netta semsazione di trovarsi al 66 parallelo in una terra al confine con la luna. Terza tappa i Gayzer, direi che iconograficamente l’Islanda è la terra dei Gayzer, in realtà il Geysir quello più famoso che sparva getti d’acqua di 80m si è tappato a furia di ricevere pietre gettate dai turistiper incitarlo, per fortuna a fianco c’è Strokkur, che lancia colonne d’acqua da 30 metri ogni 5miuti; devo dire che con il freschetto che tira mettersi sotto vapore fa proprio piacere. Tutta la vallata intorno è costellata di pozze fumose e ruscelli con acqua a 100 gradi. Ultima tappa il parco naturale di Pingvellir dove le lacche tettoniche dell Europa e delle Americhe si incontrano. È un parco costellato di falle e canyon, il colore nero delle rocce laviche contrasta con le lagune lattiginose e la neve rimasta imprigionata tra le fenditure della roccia. La giornata piena di attività si costella con un oretta é mezza di bus nel quel dormirete come pupi!

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