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Tre locali rustici dove mangiare a Barcellona

La metropoli catalana è molto cambiata in questi ultimi 10 anni e assieme alle zone più antiche e tradizionali delle città, sono sorti hotel e locali estremamente moderni e lussuosi. Tuttavia la città non ha perso tutta la sua identità, cosa che per questo la rende sempre ricercatissima dagli italiani in vacanza. Peraltro Barcellona vanta innumerevoli collegamenti aerei economici da tutta Italia ed anche in mancanza di voli diretti, è possibile fare comunque scalo a Milano Malpensa o a Roma Fiumicino.

Per chi una volta a destinazione vuole scoprire quella che è la natura rustica della città e scoprirne dunque i sapori e lo stile, consigliamo ad esempio il ristorante Can Culleretes, nel quartiere Gotico in Calle Quintana, 5. Il locale è stato findato nel lontano 1786 ed è noto per essere il più antico ristorante di Barcellona nonchè il secondo della Spagna. Qui è possibile gustare diversi piatti tipici della cucina catalana, quali ad esempio: escudella, butifarra con i fagioli, civet di maiale cinghiale, pernice, cannelloni spinaci con baccalà e torta di funghi. Presenti anche menù a base di pesce e frutti di mare, con prezzi finali che vanno dai 15 ai 30€.

Nel pomeriggio per un aperitivo all’insegna dell’originalità, consigliamo invece il Can Paixano, conosciuto in tutta la città come La Xampanyeria. Si trova in Carrer de la Reina Christina 7 e con pochi euro è possibile acquistare un panino imbottito ed un boccale di cava rosè o bianca. La scelta dei panini è vastissima ed include salumi, formaggi ed altre specialità locali. Consigliamo di non recarvisi troppo tardi, visto che non sono presenti tavoli, si mangia in piedi e superata una certa ora il posto diventa affollatissimo.

Per la sera la scelta non può che cadere in una delle tante Paradete sparse per la città. Si tratta di pescherie che la sera si trasformano in ristoranti di pesce e dove il pesce viene preparato in maniera molto semplice, ovvero fritto o cotto in padella, cosa che permette al locale di vendere i vari piatti al prezzo del prodotto fresco. E’ possibile scegliere al bancone quali pesci farsi cucinare ed in che quantità. Il locale accetta solo pagamenti in contanti, rilasciando comunque regolare scontrino. A meno che non si esageri con il vino e non si ordino aragoste (visti i prezzi non è comunque un’opzione da scartare), il conto raramente supera i 17€ a testa.

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